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Alla scoperta del Kennedy Space Center e Cape Canaveral
Tutti, ma proprio tutti, sanno che quando l’Apollo 13 ebbe un problema: l’astronauta Jim Lovell chiamò il Mission Control a Houston. Ma il lancio del razzo Saturn V che portò Lovell, Swigert e Haise verso l’orbita lunare, come tutti i precedenti voli delle missioni Apollo, partì dal John Kennedy Space Center in Florida. Un nome che racchiude la storia americana della conquista spaziale.
Una provincia chiamata Cape Kennedy
La base di lancio nata nel 1949 a scopi militari in realtà è distribuita su una superficie enorme. Situata sulla costa atlantica della Florida, tra Miami e Jacksonville, comprende il sito di Merritt Island, Cape Canaveral, Brevard County e parte di Volusia County, per un’area complessiva di ben 580km2: praticamente come una provincia italiana. Al suo interno si trova il Kennedy Space Center, la Cape Canaveral Air Force Station, i vari complessi industriali legati alla costruzione dei veicoli spaziali e un centro visitatori, anch’esso distribuito in vari edifici.
Ed è proprio a causa del Saturn V che è nato il Kennedy Space Center, in un’area separata rispetto a Cape Canaveral. La vecchia base era inadeguata per costruire il razzo più grande e più potente mai costruito, per questo la NASA acquisì nel 1962 Merritt Island, pochi mesi prima dell’assassinio di John F. Kennedy, primo promotore del programma Apollo, da qui il nome.
Il Saturn V servì 13 lanci del programma Apollo, dal 1967 al 1973, passando poi il controllo delle missioni, una volta in orbita, al Johnson Space Center di Houston. Sempre da qui, nel 1973, è partito lo Skylab, la prima stazione spaziale statunitense, rimasta in orbita per 24 settimane, e in seguito tutte le 135 missioni dello Space Shuttle, dal 1981 fino al 2011. La Shuttle Landing Facility, che si trova in quest’area, è una delle piste di atterraggio più lunghe del mondo, e nonostante i suoi 4,6km di lunghezza, l’astronauta Jack Lousma, pilota dello shuttle, affermò che avrebbe preferito fosse lunga almeno il doppio.
Ad oggi il Kennedy Space Center è la base operativa per il nuovo programma commerciale di voli spaziali operato dallo SpaceX di Elon Musk.
Il centro spaziale in Florida: razzi, aquile e alligatori
La maggior parte del territorio su cui è costruito Cape Kennedy rimane fortunatamente selvaggio: gli edifici occupano infatti solo il 9% della vasta proprietà della NASA.
All’interno del John F. Kennedy Space Center sono state designate diverse aree protette come il Merritt Island National Wildlife Refugee, la Mosquito Lagoon, l’Indian River e il Canaveral National Seashore: in questi ambienti è possibile imbattersi in aquile dalla testa bianca, alligatori, cinghiali, serpenti a sonagli, manati, linci e il rarissimo puma della Florida. Queste riserve naturali sono visitabili, tranne quando sono in corso operazioni della NASA, ed al loro interno si trovano sentieri, lagune e lunghissime spiagge incontaminate.
Kennedy Space Center: la mecca dell’esplorazione spaziale
Il Kennedy Space Center Visitor Complex è una delle mete turistiche americane più frequentate, con 1 milione e mezzo di visitatori l’anno. Creato nel 1963, grazie anche alla concorrenza del vicino Disneyworld, è diventato praticamente un parco tematico, che offre al suo interno ristoranti (che offrono anche il cibo disidratato degli astronauti!), negozi, cinema IMAX, simulatori, esibizioni e molto altro.
Le attrazioni principali del Kennedy Space Center sono l’Apollo/Saturn V Center, dedicato interamente alla conquista della Luna: al suo interno, oltre ai moduli Apollo, si possono trovare un Lunar Module non utilizzato e alcuni frammenti di roccia Lunare. In un altro hangar è possibile vedere lo Space Shuttle Atlantis, coi portelloni completamente aperti, così da poterne osservare ogni sua parte. Adiacente all’Atlantis si può provare l’esperienza di un lancio grazie al simulatore Shuttle Experience. In altri edifici troviamo una replica in scala reale del telescopio Hubble e la Hall of Fame degli astronauti, chiamata Heroes & Legends, dove si trova anche la capsula originale Gemini 9A. Negli spazi all’aperto si trova il Rocket Garden: una foresta di razzi dai nomi leggendari: Mercury-Atlas, Titan, Juno, Thor-Delta e ovviamente Saturn.
Proprio qui, ai piedi dei post-bruciatori del Saturn V, la band inglese dei Police girò il video del loro famosissimo pezzo Walking on the moon.