IQOS e sigaretta elettronica: un nuovo mondo?
I fumatori attenti lo sanno. Quelli un po' meno informati forse non si sono posti la domanda: IQOS e la sigaretta elettronica funzionano allo stesso modo? E poi, quali affinità o quali differenze esistono fra IQOS e le ecig sul mercato? Parliamo di tecnica, filosofia costruttiva, esperienza d'uso, punti vendita. Scopriamo insieme come due diverse tecnologie possano rispondere ad un unico comune bisogno dei fumatori: trovare una migliore alternativa alle sigarette e al fumo tradizionale senza combustione, e quindi senza fumo, cenere e odore.
Sono ancora molti i fumatori che si chiedono se IQOS funzioni allo stesso modo di una sigaretta elettronica. La domanda è assolutamente legittima, soprattutto tra coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo del tabacco riscaldato nella ricerca di una valida alternativa al modo tradizionale di concepire il fumo.
Diciamolo subito: la risposta è no. IQOS non è come una sigaretta elettronica. E le differenze tra le due tecnologie sono molteplici, a cominciare dall'utilizzo di tabacco con IQOS e di liquidi con la sigaretta elettronica fino alla diversa gestualità.
C’è però un elemento essenziale che accomuna IQOS e le sigarette elettroniche (dette anche e cigarette o e cig): il tentativo di rispondere al bisogno, sempre più diffuso tra i fumatori adulti a livello globale, di lasciarsi il fumo alle spalle.
La risposta al fumo è arrivata in un primo tempo dalle sigarette elettroniche e, più recentemente, dai riscaldatori di tabacco.
A distinguere queste due alternative al fumo è la tecnologia utilizzata. Nel caso delle e cigarette, l’elettronica viene utilizzata per generare un vapore attraverso il riscaldamento di liquidi aromatizzati. Nel caso dei riscaldatori di tabacco, d'altra parte, la tecnologia viene utilizzata per scaldare stick di tabacco appositamente progettati senza bruciarli.
Le tecnologie alla base del funzionamento delle sigarette elettroniche o dei riscaldatori di tabacco nascono, dunque, da un'esigenza unica e condivisa. Permettono ai fumatori che desiderano continuare a consumare tabacco di poter scegliere un prodotto differente dalle sigarette tradizionali, mantenendo alcune caratteristiche fondamentali nell’esperienza, come una certa gestualità o il gusto del tabacco (nel caso dei riscaldatori), oppure introducendone altre, come l'aromatizzazione del vapore (nel caso delle e cig).
Vale la pena analizzare più a fondo le rispettive caratteristiche che possono far propendere il singolo fumatore verso l'una o l'altra proposta in base alle proprie esigenze.
1. Il vademecum per conoscere IQOS e le sigarette elettroniche
1.1 Materie prime
1.2 Tecnologia
1.3 Esperienza
1.4 Pulizia
1.5 Gestualità
1.6 Design
2. Dove acquistare?
3. Cina e Svizzera: due mondi diversi per rispondere allo stesso bisogno
3.1 L'anno della svolta
3.2 Cube, il centro di ricerca di Neuchâtel
1. Il vademecum per conoscere IQOS e le ecig
IQOS dunque non è come una sigaretta elettronica perché non scalda liquidi ma tabacco, senza attivare il processo di combustione. Entrambi sono però prodotti elettronici che utilizzano una nuova tecnologia.
1.1 Materie prime
La prima differenza fra IQOS e le e cigarette è nella scelta delle materie prime da scaldare o vaporizzare. Per le e cig si tratta di liquidi ottenuti mescolando mix di aromi e altri componenti, fra cui la nicotina, con differenti tonalità di gusto.
La sigaretta elettronica è, dunque, un dispositivo elettronico che scalda un liquido, per generare un aerosol comunemente chiamato “vapore”. L'uso delle e cigarette è comunemente noto come vaping.
Questo funzionamento è sostanzialmente identico in qualsiasi sigaretta elettronica sul mercato. La differenziazione dell'esperienza si ottiene attraverso le diverse tonalità di gusto da vaporizzare. Si stima che solo nel mercato statunitense siano in vendita oltre 7.000 liquidi diversi per le sigarette elettroniche.
IQOS, d'altra parte, scalda e non brucia vero tabacco, contenuto in stick appositamente progettati, disponibili esclusivamente in tabaccheria in 5 diverse varianti di gusto.
1.2 Tecnologia
La sigaretta elettronica sfrutta un atomizzatore, ovvero un meccanismo elettronico che scalda e vaporizza un liquido aromatizzato. I modelli di sigaretta elettronica attualmente disponibili sul mercato sono moltissimi. È quindi difficile stilare una classifica in termini di affidabilità ed efficienza.
Il sistema IQOS si basa invece sul brevetto Philip Morris International, denominato HeatControl Technology, che grazie a un software di gestione e un riscaldatore miniaturizzato scalda il tabacco ad una temperatura significativamente più bassa di quella a cui bruciano le sigarette, impedendone quindi la combustione. Una tecnologia che nasce nei laboratori svizzeri di Neuchâtel, dove nel cosiddetto CUBE opera da oltre un decennio un centro di ricerca e sviluppo di eccellenza che si avvale della collaborazione di oltre 430 scienziati e ingegneri di fama internazionale.
1.3 Esperienza
Questo punto è fondamentale. Quando un fumatore decide di usare una sigaretta elettronica, aspira un vapore più o meno aromatizzato per un intervallo di tempo indefinito. A contatto con le labbra percepisce solitamente un bocchino in plastica di forma variabile secondo il modello.
Il consumo di uno stick di tabacco scaldato con IQOS ha inveceun inizio e una fine; a contattocon le labbra inoltre si ha un filtro che si avvicina a quello di una sigaretta.
1.4 Pulizia
A differenza delle normali sigarette, che sono sostanzialmente ‘usa e getta’, sia le sigarette elettroniche che l’holder IQOS necessitano di operazioni di pulizia.
Nel caso delle e cig, la manutenzione dipende dai modelli, da quelli a sistema chiuso, che si ricaricano con le cartucce, a quelle a sistema aperto, che si ricaricano manualmente inserendo il liquido direttamente nel serbatoio. A prescindere dal modello, tuttavia, è sempre importante provvedere frequentemente alla pulizia del beccuccio da cui “si svapa”, del serbatoio dove risiede il liquido o la cartuccia e, soprattutto, della testina riscaldante. Quest'ultima serve a portare ad evaporazione il liquido. In breve tempo però possono formarsi dei depositi che, se non rimossi, offrono all'utilizzatore uno sgradevole sentore di bruciato.
Nel caso di IQOS, occorre far attenzione invece ai piccoli residui di tabacco che possono accumularsi all’interno dell’holder durante il riscaldamento dello stick. Se non rimossi periodicamente, potrebbero ostacolare il corretto inserimento dello stick di tabacco e generare cattivo odore.
L’operazione di pulizia è semplice: in poche mosse è possibile garantire una cura efficace e completa utilizzando gli accessori dedicati. Si raccomanda di pulire l’holder ogni 20 stick di tabacco utilizzati, o comunque una volta al giorno. In tal modo è possibile preservare nel tempo sia l’efficienza del dispositivo elettronico sia il sapore del tabacco, scaldato e non combusto.
1.5 Gestualità
L’utilizzo di una sigaretta elettronica varia, di poco, secondo il modello. Ad esempio, se si utilizza una di tipo ricaricabile (refillable), il consumatore deve caricare la batteria, verificare lo stato della testina riscaldante, caricare una cartuccia, accendere il sistema e attendere che si generi il vapore.
Un’esperienza - priva di un inizio e una fine predeterminati - che consente di assorbire nicotina, ma con gestualità e modalità di utilizzo abbastanza diversi rispetto ad una sigaretta tradizionale. Nel caso delle sigarette elettroniche in cui è previsto un serbatoio separato nel quale viene versato il liquido da vaporizzare, questo liquido va composto miscelando due ingredienti: una base priva di gusto contenente nicotina in diverse percentuali, più una componente aromatica da aggiungere a piacere, secondo la concentrazione scelta dal fumatore.
La gestualità legata ad IQOS include l’utilizzo di tabacco.
Una volta estratto l’holder dal caricatore tascabile, basta inserire al suo interno lo stick di tabacco nella variante prescelta, premere il pulsante dell’accensione e attendere che il segnale luminoso avverta della possibilità di iniziare l'esperienza. L’utilizzo dello stick termina dopo circa 6 minuti o circa 14 tiri, garantendo una durata dell’esperienza molto simile a quella di una sigaretta tradizionale.
L’holder IQOS viene tenuto in carica dal caricatore tascabile, a sua volta da ricaricare come uno smartphone ogni 20 stick utilizzati. Fa eccezione IQOS 3 Multi, che è un sistema integrato all-in-one capace di offrire 10 utilizzi consecutivi di stick di tabacco senza necessità di ricarica.
1.6 Design
Sono ormai moltissimi i modelli di sigaretta elettronica disponibili in commercio, dai più piccoli ai più grandi, con caratteristiche diverse in termini di design. Esistono, inoltre, molti accessori universali dedicati alle e cigarette.
Da sempre IQOS presta grande attenzione alla componente di “design”, ulteriormente affinata nelle versioni IQOS 3 e IQOS 3 Multi. Le forme ergonomiche e intuitivamente sofisticate vengono valorizzate dalle cromie distintive.
Possono, inoltre, essere personalizzate attraverso un’ampia gamma di accessori dedicati al riscaldatore di tabacco firmato Philip Morris: dalle cover in pregiata pelle italiana ai colored cap, dagli accessori per la pulizia ai tool per un uso più pratico e sicuro anche in automobile. Grazie alla vasta selezione di colori disponibili, gli accessori IQOS consentono oltre 600 diverse combinazioni.
2. Dove acquistare IQOS? E la sigaretta elettronica?
I punti vendita di riferimento per le sigarette elettroniche e per i liquidi dedicati sono molteplici. Le e cig possono essere acquistate su diversi siti online, in alcuni negozi fisici specializzati, spesso multibrand, e in molte tabaccherie.
Anche IQOS è disponibile in diverse tipologie di punti vendita. A partire dalle IQOS Embassy e Boutique, passando per le IQOS Lounge e i Temporary Store fino ad arrivare allo shop online, sempre attivo per acquistare IQOS in ogni luogo e momento.
3. Cina e Svizzera: due mondi diversi per rispondere allo stesso bisogno
Due alternative al fumo dalla storia differente
Il variegato mondo delle sigarette elettroniche oggi è popolato da molti produttori e ancor più numerosi prodotti dedicati agli “svapatori” di liquidi con differenti concentrazioni di nicotina e una proposta notevole di accessori dedicati. Tuttavia, il concetto alla base di qualunque prodotto che sfrutti la vaporizzazione di un liquido, anche delle più nuove e cigarette, è sempre lo stesso e risale a un'idea concepita e sviluppata in Cina qualche tempo fa.
Da 50 anni …
La storia della sigaretta elettronica inizia nel 1963, quando l'inventore americano Herbert A. Gilbert, oggi ottantenne, depositò il primo brevetto della e cig. Gilbert parlava di "a smokeless non-tobacco cigarette", ovvero una “sigaretta” che implicasse “la sostituzione di tabacco e carta bruciati con aria riscaldata, umida e aromatizzata”. Il dispositivo avrebbe dovuto produrre vapore aromatizzato senza nicotina. Il brevetto fu concesso nel 1965, ma l'invenzione di Gilbert era in anticipo sui tempi.
I pochi prototipi realizzati ricevettero scarsa attenzione e la e cig di Gilbert non fu mai commercializzata, anche perché il fumo tradizionale era ancora di moda in quel momento. Gilbert ha dichiarato nel 2013 che le sigarette elettroniche di oggi seguono il design di base presentato nel suo brevetto originale.
È tuttavia un farmacista cinese, Hon Lik, il vero “papà” della sigaretta elettronica. Inventore e uomo geniale, Lik ha lavorato come ricercatore per un'azienda che produceva prodotti a base di ginseng. Nel 2001 pensò di usare un elemento a ultrasuoni ad alta frequenza per vaporizzare un getto di liquido contenente nicotina sotto pressione. Grazie a questo tipo design riuscì a creare un vapore simile al fumo.
L'invenzione di Hon Lik doveva essere un'alternativa al fumo
Hon Lik registrò il brevetto della sua e cigarette nel 2003. Nel 2004 le sigarette elettroniche furono immesse nel mercato per la prima volta attraverso la compagnia cinese Ruyan, che nel 2005 iniziò ad esportare sigarette elettroniche fuori dai confini cinesi e nel 2007 entrò nel mercato statunitense. "Sapevo già che sarebbe stato un prodotto rivoluzionario” ha dichiarato Hon Lik in un’intervista del 2015. "Alcuni in Cina l’hanno chiamata la quinta invenzione – dopo la navigazione, la polvere da sparo, la stampa e la carta. Ma è un po’ eccessivo” ha ammesso. In realtà il farmacista cinese è ben consapevole della sua notorietà, come ha fatto intendere in una recente intervista al Guardian. "La mia vera passione, come per molti altri inventori, è lasciare un segno nella storia”.
Nato in Svizzera
Correva l'anno 1998, invece, quando la svizzera Philip Morris International lanciava sul mercato con il nome di Accord "una sigaretta" che andava posta all'interno di un dispositivo a riscaldamento elettronico, un apparecchio a batteria dalle dimensioni di un cercapersone.
Da quel momento la ricerca non si è più arrestata. Quasi un decennio più tardi, nel 2007, Philip Morris International lancia una nuova versione del riscaldatore di tabacco. Cambia il nome. Ora si chiama Heatbar. La strada è ormai tracciata. L'Heatbar ha le dimensioni all'incirca di un telefonino cellulare e, come l'Accord, scalda esclusivamente sigarette progettate per essere utilizzate con quel particolare dispositivo. Un sensore riconosce infatti le dimensioni delle sigarette inserite e, in caso di mancata corrispondenza, non fa partire il sistema di riscaldamento.
Nel corso dell’evoluzione che ha condotto allo sviluppo di IQOS, è risultato fondamentale il passaggio dal riscaldamento dello stick di tabacco dall’esterno all’interno. Quando si inserisce lo stick di tabacco Heets nell’holder, la lamina di platino e ceramica diffonde in modo omogeneo il calore, in modo tale da non attivare il processo di combustione. Il processo di riscaldamento si concentra, quindi, sul tabacco appositamente lavorato per consentire la veicolazione ottimale del calore all’interno, senza scaldare la carta, come avviene invece quando si scalda lo stick dall’esterno.
Grazie a questo approccio, IQOS offre il sapore autentico del tabacco, riscaldato e non bruciato.
3.1 L'anno della svolta
È tuttavia il 2014 l’anno della svolta. Il 20 novembre Philip Morris International lancia IQOS in anteprima mondiale a Milano e Nagoya (Giappone). Qualcuno lo ha definito “sigaretta ibrida”, altri semplicemente “un nuovo modo di fumare”, altri ancora "sigaretta senza combustione".
A noi piace dire piuttosto che IQOS rappresenta una delle tappe più importanti per la realizzazione di un futuro senza fumo. "Puntiamo a un mondo smoke-free” ha ripetuto più volte Eugenio Sidoli, Presidente di Philip Morris Italia "grazie ai nostri nuovi prodotti alternativi alle sigarette tradizionali come IQOS, che scalda il tabacco, non lo brucia e non crea combustione, cenere e, soprattutto, fumo. È un progetto vero, ambizioso e giusto. E soprattutto è fatto spontaneamente, senza che ce l'abbia chiesto nessuno”.
L’obiettivo di un mondo senza fumo è un progetto globale rivoluzionario, che Sidoli non esita a definire: "La più grande campagna antifumo che il mondo abbia mai visto”.
3.2 Cube, il centro di ricerca di Neuchâtel
L’innovazione tecnologica è stata da sempre una sfida per Philip Morris International. Oggi l’obiettivo prioritario è quello di convertire entro il 2025 40 milioni di fumatori adulti nel mondo ai riscaldatori di tabacco smoke-free.
"Stiamo ancora imparando, ma abbiamo capito qual è la strada”, ha sottolineato Angelos Kolyris, vice presidente Product & Process Development. Ovvero, colui che segue lo sviluppo di IQOS e lavora a stretto contatto con gli scienziati all’interno del centro di ricerca svizzero Cube.
Proprio a Neuchâtel, come detto, vengono infatti concepite e sviluppate le soluzioni alternative alla sigaretta tradizionale firmate Philip Morris.
"Tutto è iniziato con l’idea e il sogno di sostituire le sigarette. Abbiamo selezionato i migliori scienziati, investito più di 4 miliardi di dollari, passato quasi 10 anni a perfezionare il design, la scienza e la tecnologia di IQOS così come lo conoscete oggi... Crediamo che questa sia la migliore alternativa alla sigaretta nel mondo" ha dichiarato André Calantzopoulos, CEO di Philip Morris International.
In un contesto così competitivo, IQOS è stata una scommessa, una sfida al mercato. "Quando abbiamo posato la prima pietra della fabbrica di Bologna dove produciamo gli stick di tabacco, che vengono scaldati dal device elettronico, non avevamo consumatori" illustra Sidoli. "Volevamo solo che IQOS assomigliasse dal punto di vista dell'esperienza a una sigaretta tradizionale, così da facilitare la transizione dal mondo 'con fumo' ad una realtà priva di esso”.