Bologna ospiterà il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences
2020 all'insegna del cambiamento per Philip Morris che ha lanciato prima il Digital Information Service Center (DISC) nell'area di Taranto e ora, a inizio dicembre,l'Institute for Manufacturing Competences (IMC) per l’alta formazione delle competenze per l’industria 4.0 nell'area di Crespellano, a fianco del lead-site mondiale per i prodotti senza fumo. Un progetto di innovazione che prevede un beneficio non solo per l'azienda, ma che avrà un approccio da “sistema aperto” perché tutta la filiera imprenditoriale, delle università e dell'area ne possa trarre beneficio.
Il 10 dicembre 2020 rappresenta una data importante per Bologna e per Philip Morris, infatti il colosso del tabacco ha annunciato – durante l’evento digitale Competenze e innovazione: le chiavi per la ripartenza dell’Italia – l’avvio dei lavori per la costruzione del Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (IMC), un centro per l’alta formazione delle competenze legate all’industria 4.0 e suddivise in tre aree fondamentali: formazione e professionalizzazione; trasferimento tecnologico e open innovation; ricerca applicata e rapporto università-impresa.
Sviluppo tecnologico e ricerca scientifica di Philip Morris
Da dove nasce questo progetto così importante? Dalle basi dell'approccio di Philip Morris che nel 2016 ha dichiarato di voler smettere di produrre e vendere sigarette, assumendo così un ruolo di primo piano nella trasformazione di un intero settore verso un futuro senza sigarette. E tutto questo richiede un forte impegno tecnologico e scientifico.
Dal 2008 l’azienda ha investito oltre 7,2 miliardi di dollari per sviluppare, testare e produrre valide alternative alle sigarette per quei fumatori adulti che non riescono o non desiderano smettere di fumare. Questi prodotti alternativi e innovativi, basati sull’assenza di combustione, sono il risultato di quasi due decenni di lavoro di Ricerca e Sviluppo, sostenuto da un team che oggi comprende più di 400 scienziati.
IMC di Philip Morris: centro di alta formazione per industria 4.0
Partendo da queste premesse il nuovo Philip Morris Institute for Manufacturing Competences diventa un elemento cardine di Philip Morris in Italia con l'ambizione di essere un centro di sviluppo delle competenze per la formazione continua e il trasferimento tecnologico: un progetto innovativo che si propone di rappresentare un punto di riferimento, a livello regionale e nazionale, a supporto dello sviluppo delle competenze avanzate per le professioni del futuro nel mondo manifatturiero.
Philip Morris a Crespellano: il cuore dell'IMC
Così proprio accanto allo stabilimento produttivo di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna a Crespellano (BO) nascerà il centro di ricerca. Una struttura innovativa anche nella realizzazione perché studiata secondo i più avanzati standard di sostenibilità ambientale per ottenere la certificazione LEED del Green Building Council Italia e la certificazione WELL livello Gold. Anche in questo caso parliamo di avanguardia perché l'edificio sarebbe uno dei primi in Italia ad ottenere tali certificazioni, mirate a premiare gli edifici pensati per soddisfare il benessere delle persone, l’efficienza energetica, l’utilizzo di risorse rinnovabili, la sostenibilità ambientale e la tutela del paesaggio.
Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia ha commentato: “Celebrare l’avvio di un progetto per lo sviluppo delle competenze e del capitale umano è motivo di grandissimo orgoglio per me e per le oltre 30.000 persone che lavorano nella filiera di Philip Morris in Italia. La manifattura e le competenze digitali sono il presente, ma soprattutto il futuro dell’Italia e pertanto siamo fieri di poter contribuire allo sviluppo del tessuto produttivo del nostro Paese, anche grazie al coinvolgimento di Istituzioni, Università, Politecnici, Istituti tecnici, start-up e imprese. Inauguriamo oggi due cantieri: uno fisico, per la costruzione del Philip Morris Institute for Manufacturing Competences; e uno di idee, per definire nei prossimi mesi, insieme a tutti i soggetti ad oggi coinvolti in questa importante iniziativa e agli altri che vorranno aderirvi, il Piano di attività del nuovo PM IMC”.
Centro di alta formazione Philip Morris: Regione Emilia-Romagna e Università tra i partner del progetto
La realizzazione del Philip Morris IMC vede il coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna, dell’Università di Bologna, del Politecnico di Bari e ITS Maker, oltre che il consorzio BI-Rex e ART-ER. Il Center nasce come sistema aperto, le cui attività saranno rivolte alle persone di Philip Morris e della sua filiera, così come a tutto il mondo economico, imprenditoriale, dell’istruzione e della formazione, a livello regionale e nazionale.
Con questo nuovo centro, Philip Morris conferma il proprio impegno sul capitale umano, con un’attenzione particolare alla valorizzazione dei talenti, alla formazione e alla professionalizzazione.
“La Philip Morris ha dimostrato una grande capacità di innovare - hanno commentato il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini e l’Assessore Vincenzo Colla- e con la nascita del Philip Morris IMC il gruppo consolida il suo impegno in ricerca e sviluppo, nell’ottica di dare un futuro sostenibile alla filiera italiana e al settore, con l’obiettivo di promuovere produzioni e consumi che possano avere anche un minore impatto sulla salute”.
“Il progetto tuttavia, non sarà dedicata solo alle esigenze del Gruppo” - aggiungono Bonaccini e Colla “grazie alla disponibilità di Philip Morris, l’Istituto sarà una grande opportunità per tutto l’ecosistema manifatturiero del nostro territorio, perché accoglierà sperimentazioni nella formazione, da quella terziaria alle lauree. Qui può trovare applicazione il nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima, che mira a promuovere processi produttivi sostenibili attraverso le competenze, creando così buona occupazione”.
Oggi Philip Morris PMI ha investito moltissimo nel nostro Paese e infatti lo stabilimento di Crespellano è Lead Site per gli stabilimenti Philip Morris nel mondo per i prodotti del tabacco senza combustione: il più grande investimento greenfield degli ultimi decenni in Italia, che ha portato all’assunzione di più di 1.200 persone e che oggi rappresenta il centro di eccellenza mondiale nella produzione e prototipazione dei prodotti innovativi senza combustione. L'approccio di PMI nel nostro paese è stato quello di operare in 4 ambiti molto importanti: capitale economico, capitale sociale, capitale cognitivo e capitale ambientale.
Philip Morris ha così investito dal 2000 a oggi circa 2 miliardi di euro complessivi ponendo grande attenzione per l’innovazione e la sostenibilità agricola. L’impegno di Philip Morris ha anche coinvolto l’indotto manifatturiero italiano, grazie all’investimento da oltre 1 miliardo di Euro nel bolognese per. Senza dimenticare poi il Philip Morris Digital Information Service Center (DISC), centro dedicato ai servizi digitali al consumatore nella zona di Taranto che prevede la creazione di 400 posti di lavoro entro il 2021 e un investimento di circa 100 milioni di Euro in cinque anni.